GIORNATE DI STUDIO
“TEMPI DI PASSAGGI
E PASSAGGI ORGANIZZATIVI:
SUCCESSIONI, GENERAZIONI, TRANSITI…”
Date
15.16 novembre 2018
Diversi tipi di passaggi dentro le organizzazioni
I passaggi/transiti dei processi e degli assetti organizzativi di Servizi, Cooperative, Fondazioni, Imprese profit e Associazioni sono una delle questioni che, negli ultimi anni, ci ha maggiormente interrogati e implicati nelle attività di consulenza e ricerca. Abbiamo constatato come oggi sia presente nei contesti lavorativi una costellazione di passaggi:
La questione: prevale una rimozione, negazione e semplificazione dei passaggi, anziché una loro assunzione
Nei percorsi di consulenza spesso constatiamo come sia estremamente faticoso elaborare le molteplici implicazioni soggettive e organizzative presenti nei passaggi. Alcune volte sono assunti acriticamente, non sono preparati, prefigurati. Non si riesce a immaginare le ricadute che i transiti hanno e/o potranno avere sulla vita delle organizzazione e sulle vite personali e professionali dei singoli.
Potremmo dire che, in alcune situazioni, questi passaggi nella vita organizzativa appaiono frequentemente rimossi, negati. È poco presente un pensiero sulla necessità di ripensare i processi e gli assetti alla luce dei cambiamenti che inevitabilmente produce un pensionamento o una fusione.
Oppure i passaggi sono semplificati e pensati in una logica dicotomica e contrappositiva producendo una polarizzazione delle posizioni. I più giovani ritengono i più vecchi da “rottamare”, viceversa questi accusano i primi di non portare avanti lo spirito e i contenuti originali dell’organizzazione. Ci si divide tra conservatori e innovatori, tra i veri e fedeli custodi dell’impresa e i traditori delle culture e della storia organizzativa.
In altri contesti invece s’investe molto sulla pianificazione razionale dei passaggi. Si mettono in campo formazioni, consulenze per definire tempi e modalità. Si fanno vedere i benefici dei transiti per le persone e per le organizzazioni. Si identificano i nuovi profili di presidenti, dirigenti per valutare i possibili candidati. Ma in queste pianificazioni, fortemente “razionali”, non si considerano le implicazioni affettive e identitarie in gioco nei passaggi. Non si “vedono” le complessità dei transiti.
Nei passaggi è ricorrente il vissuto di sottrazione, perdita e ingiustizia. Molti sperimentano mancati riconoscimenti e apprezzamenti. Nelle transizioni i conflitti diventano dilemmatici e questi alimentano nei singoli e nei gruppi famigliari e professionali emozioni intense, di difficile dicibilità e condivisione. Si creano blocchi nelle possibilità di sviluppo dell’organizzazione, vuoti comunicativi che producono staticità, lacerazioni nel tessuto organizzativo.
L’altra faccia dei passaggi: il loro essere un’opportunità
Nelle nostre attività di consulenza e formazione constatiamo come spesso per affrontare efficacemente i diversi passaggi occorra contenere: le spinte alle continue accelerazioni dei processi organizzativi, lo scorrere di un tempo della vita lavorativa e personale veloce senza pause riflessive e un agire colonizzato da codici economicistici-contabili.
È necessario ritrovare luoghi per sostare in profondità e con calma su ciò che accadde nei molteplici passaggi presenti in Imprese, Cooperative, Servizi Pubblici e Associazioni.
È importante riconoscere come i diversi passaggi che scuotono oggi le organizzazioni, siano dimensioni inevitabili della vita con cui fare i conti. E che questi passaggi possono essere vissuti non solo in termini traumatici, come perdita oppure causa di torti e ingiustizie, ma anche come un’opportunità per sé e per l’organizzazione.
Le organizzazioni, come le persone, invecchiano. Invecchiando possono sviluppare capacità, ma certamente ne perdono. Organizzazioni e persone possono assieme cercare forme per collaborare in questo processo per traghettare l’esperienza imprenditoriale o del Servizio nel futuro. L’invecchiamento non necessariamente è antitetico alla novità, alla cura, all’apertura, alla maturazione, ma può essere presa di contatto più consapevole col limite, col nostro potere limitato, con l’importanza di ridisegnarsi come organizzazioni e come soggetti con un fine, perché, appunto, a tutto c’è fine.
La necessità di effettuare dei passaggi a fronte dell’invecchiamento non è solo una prospettiva invalidante, ma può anche essere un’opportunità per allentare l’irrigidirsi di modelli di lettura della realtà. Modelli che non riescono a riconfigurarsi in funzione dei cambiamenti del contesto.
Anche il ricambio generazionale può essere letto nell’ottica di un’evoluzione positiva dell’organizzazione e della sua cultura. Potrebbe diventare un’occasione per negoziare la possibilità di tenere insieme la storia dell’organizzazione e una visione progettuale, creativa e innovativa di quello che l’impresa può diventare.
Obiettivo e piste di approfondimento
Nelle Giornate di Studio 2018 vorremmo mettere a fuoco, attraverso workshop di approfondimento, contributi teorici ed esperienziali, come poter elaborare un pensiero più approfondito e articolato sui passaggi più significativi nella vita delle organizzazioni per gestirli più efficacemente e costruire nei molteplici “transiti” un’opportunità per ripensare/riformulare nuovi funzionamenti, processi e assetti organizzativi.
In particolare nelle Giornate vorremmo approfondire alcuni snodi/interrogativi ricorrenti i nei passaggi:
Organizzazione dei lavori
Per l’edizione 2018 abbiamo ipotizzato un’articolazione dei lavori su due giornate: giovedì 15 e venerdì 16 novembre.
La prima giornata prevede la realizzazione di tre workshop di ricerca dalle ore 9,30 alle 17,00:
I workshop si svolgeranno a Milano, presso il Residence San Vittore 49, in Via San Vittore n. 49 e presso lo Studio APS, in Via San Vittore n. 38/A (MM1 – fermata Conciliazione e MM2 – fermata Sant’Ambrogio).
La seconda giornata si svolgerà sempre a Milano presso Elfo Puccini – Teatro d’arte contemporanea, in Corso Buenos Aires n. 33 (MM1 – fermata Lima).
Ore 8.30 – 9.30 |
Registrazione dei partecipanti |
Ore 9.30 – 13.00 Ore 14.00 – 17.30 |
1) “I CONFLITTI NELLE SUCCESSIONI”
Conduzione: Achille Orsenigo, Antonio Castagna e Rossella Bo – Studio APS Relazione: Achille Orsenigo Testimonianze:
Conduzione: Claudia Marabini e Francesco d’Angella – Studio APS Relazione: Claudia Marabini Testimonianze:
Conduzione: Nicoletta Maritan, Grazia Gacci, Diletta Cicoletti e Cristina Foppiani – Studio APS Relazione: Nicoletta Maritan Testimonianze:
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Ore 8.30 – 9.30 |
Registrazione dei partecipanti |
Ore 9.30 – 13.00 |
RELAZIONE INTRODUTTIVA
Francesco d’Angella – Studio APS |
I CONFLITTI NEI PASSAGGI ORGANIZZATIVI
Carla Weber – Psicologa, psicoterapeuta e psicosocioanalista, fondatrice e direttrice dello Studio AKOÉ, Trento |
ESPERIENZE DI PASSAGGI
Dialogano con il pubblico:
Conduzione a cura di Rossella Bo – Studio APS |
Ore 13.00 – 14.00 |
Intervallo |
Ore 14.00 – 17.00 |
“PARADA” Per evocare passaggi Una creazione collettiva di Faber Teater – Compagnia teatrale indipendente |
PER ACCOMPAGNARE I PASSAGGI: IPOTESI DELLO STUDIO APS
Achille Orsenigo – Studio APS |
SCAMBIARE TRA GENERAZIONI NELLE ORGANIZZAZIONI/ISTITUZIONI: RESPONSABILITÀ, DESIDERI E POSSIBILITÀ
Massimo Recalcati – Psicoanalista, Milano |
CONCEDERCI IL TEMPO PER PENSARE I PASSAGGI
Claudia Marabini – Studio APS |
Lo Studio APS è un gruppo di professionisti che opera nel campo della consulenza organizzativa favorendo una lettura interdisciplinare dei problemi organizzativi
Studio APS S.r.l.
Via San Vittore, 38/A
20123 Milano (MI)
tel: 02 4694610 – fax: 02 4694593
CCIAA Milano: REA 1214230/Reg. Imprese
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