Negli ultimi anni la normativa ha incentivato e aperto la strada alla co-progettazione tra enti pubblici ed enti di terzo settore. Pur in presenza di una chiara normativa i percorsi di coprogettazione in alcuni territori hanno alimentato e costruito interessanti evoluzioni nel sistema di welfare locale e nella gestione dei servizi. In altri sono state riproposte modalità tradizionali di affidamento dei servizi.

Nelle nostre esperienze constatiamo come i percorsi di coprogettazione non siano privi di ambivalenze, difficoltà, ostacoli che nel corso del tempo si sono resi sempre più evidenti, a volte divenendo vere e proprie contraddizioni. Osserviamo anche come spesso queste difficoltà siano trattate con un approccio procedurale e amministrativo. Ci sembra che si sia investito poco su un’attività di ricerca volta comprendere i fattori che hanno facilitato e ostacolato i processi di coprogettazione e coprogrammazione.

In occasione della giornata di approfondimento del 6 giugno 2023 e del webinar del 29 giugno 2023 abbiamo potuto avviare interessanti scambi e confronti attorno alle esperienze di coprogrammazione e coprogettazione realizzate nei diversi territori. È proprio a partire da questi incontri che abbiamo pensato di proporre due laboratori dedicati alla coprogrammazione e alla coprogettazione, pensando all’importanza, spesso sottovalutata, dell’elaborazione e dell’apprendimento dalle esperienze fin qui realizzate. Abbiamo compreso quanto sia carente il collegamento con la precedente esperienza dei piani di zona e quanto sia difficile “modellizzare” un approccio alla coprogrammazione-coprogettazione, proprio per la necessità di contestualizzazione per territorio e per tipologia di problema che si vuole affrontare. La coprogettazione è un’opportunità messa a disposizione dalla normativa, per la quale non sono già definiti procedure e processi.

È anche un’opportunità che ha delle ambivalenze nell’analisi dei vantaggi collaborativi in un sistema di welfare che ha molto incentivato la logica competitiva attraverso strumenti tradizionali quali bandi e appalti.

Ci sembra importante assumere un approccio critico e realistico, cercando di comprendere meglio quali siano le condizioni che sostengono la realizzazione e la tenuta nel tempo di questi processi, in un’ottica di sviluppo delle politiche di welfare, non solo quindi come facilitazione temporanea (o soluzione estemporanea) per introdurre nuove modalità di rapporti tra pubblico e terzo settore.

Gli incontri di giugno hanno avuto tre focalizzazioni: le dissimmetrie conoscitive e la co-costruzione di saperi “nuovi” e diffusi; la dimensione del conflitto e le diverse attese/aspettative dei soggetti che partecipano e attivano processi di coprogrammazione e coprogettazione; i processi di governance che richiedono una maggiore elaborazione della cultura organizzativa di ciascun soggetto per poter costruire setting e dispositivi congruenti e specifici.


Metodologia

Per proseguire il percorso abbiamo pensato di costituire due laboratori di ricerca-formazione, che possano interessare chi sta già realizzando percorsi di coprogettazione e chi li sta avviando.

I laboratori sono luoghi di ricerca e formazione che prendono avvio da un confronto tra i diversi soggetti partecipanti, per costruire apprendimenti e conoscenze orientati all’azione, sviluppare competenze di gestione dei processi di coinvolgimento e partecipazione e elaborare ipotesi operative congruenti agli obiettivi, ai contesti e ai soggetti presenti in un territorio.

Le giornate saranno dedicate all’analisi di situazioni portate dai partecipanti e, a partire dai casi, saranno sviluppati percorsi di avvio o di tenuta dei processi.

Le fasi del laboratorio saranno:

  • analisi del contesto;
  • analisi del problema sociale;
  • obiettivi della coprogrammazione-coprogettazione;
  • analisi e gestione e delle problematiche organizzative di rete.


Obiettivi

I laboratori hanno l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze per:

  • confrontare ipotesi e quadri di riferimento nella lettura dei processi di coprogrammazione-coprogettazione;
  • gestire processi e percorsi di coprogettazione;
  • coordinare gruppi di lavoro e di progettazione;
  • gestire le difficoltà e le impasse;
  • sviluppare funzioni integrative e collaborative nei gruppi e nelle reti.


Destinatari

I laboratori di ricerca-formazione che proponiamo possono interessare chi sta già realizzando percorsi di coprogettazione e chi li sta avviando.

I laboratori sono rivolti a tutti coloro che sono implicati nei percorsi di coprogrammazione e coprogettazione, sia come decisori che come operatori, come dirigenti o come coordinatori dipendenti della pubblica amministrazione o degli enti di terzo settore.

Le proposte

Verranno realizzati due laboratori in contemporanea che si differenziano per tipologia di destinatari e contenuti, in rapporto alle diverse fasi dei percorsi di coprogrammazione e coprogettazione.

Conduzione a cura di Diletta Cicoletti

 

Questo primo laboratorio è dedicato a chi sta avviando o vuole avviare percorsi di coprogrammazione e coprogettazione, provando a costruire analisi delle condizioni di fattibilità per calibrare obiettivi generali e specifici. Le coprogettazioni richiedono di sviluppare una capacità di co-costruzione della conoscenza del contesto e dei problemi sociali.

Conoscere e conoscersi diventano due azioni importanti e preliminari che possono far emergere le difficoltà del confronto di punti di vista, storie organizzative, esperienze territoriali differenti. La dimensione del “sapere” e del “saper fare” sono molto spesso presenti in ciascuno dei soggetti partecipanti e possono incentivare quella modalità competitiva che è stata ampiamente sviluppata nei sistemi di welfare locale in questi ultimi 30 anni.

La conoscenza è un oggetto non statico, che richiede di porsi in un’ottica di ricerca e di scoperta, accettando quindi di rompere dinamiche di potere date da posizionamenti storici, di poter riconoscere storie e percorsi di altri come risorse per poter costruire progettazioni mobili e aperte ai cambiamenti.

Una seconda dimensione fondante è quella organizzativa: i percorsi di coprogettazione sono un’occasione per costruire soggetti organizzativi collettivi, in cui ogni Ente mantiene la propria identità, ma coopera nella costruzione di saperi e nella realizzazione di servizi, interventi, progetti.

Questo primo laboratorio si concentrerà sullo sviluppo di competenze per gestire la complessità dei processi, anche avvalendosi di strumenti e metodologie che sostengano la messa in opera di condizioni di fattibilità e sostenibilità per singoli e territori.

Il laboratorio sarà costruito con i partecipanti, a partire da loro esperienze in avvio, per poter poi individuare focalizzazioni e approfondimenti mirati.

Conduzione a cura di Francesco d’Angella

 

Questo laboratorio sarà dedicato a chi sta prendendo parte o portando avanti esperienze di coprogettazione da tempo, per potersi concentrare su valutazioni e analisi a partire dagli esiti e dai risultati dei processi territoriali.

Attraverso le esperienze dei partecipanti, a cui sarà chiesto di contribuire con materiali per esercitare la funzione riflessiva ed elaborativa anche attraverso la scrittura, sarà interessante provare a confrontarsi ed elaborare ipotesi attorno a:

  • come e cosa si valuta nelle coprogettazioni;
  • come si dà valore agli esiti, come è possibile rendere visibile la produzione collettiva per la comunità;
  • come la coprogettazione può diventare un dispositivo che influenza la costruzione delle politiche sociali;
  • quali ruoli e luoghi della governance;
  • quale tenuta dei processi cognitivo-emotivi nel costruire conoscenza e nel portare avanti azioni sociali.