Quotidianamente le persone valutano ciò che succede a contatto con eventi, fatti ed episodi della vita organizzativa. Per esempio quando si partecipa con altri ad un progetto, ci si trova di fronte a delle scelte che non si condividono, in momenti di isolamento, dopo una promozione o in presenza di un cambiamento organizzativo.

Si producono pensieri e giudizi che non sono neutri e hanno delle ricadute nel nostro modo di agire come singoli, nel sottosistema organizzativo e nell’organizzazione.

L’ipotesi alla base del seminario è che tali valutazioni sono frutto di un groviglio di emozioni, pensieri e attese, legato alle esperienze personali e di gruppo, alla storia dell’organizzazione e al contesto territoriale e sociale di riferimento. Esse possono essere più o meno esplicite, implicite e perfino inconsapevoli. Sono una sorta di “lenti” con cui i soggetti guardano, analizzano e giudicano ciò che succede a loro ed intorno a loro. Modi di guardare che rischiano però di essere troppo interiorizzati e di produrre pertanto valutazione semplificanti e difficilmente riutilizzabili da altri e dall’organizzazione.

Per queste ragioni il seminario intende affinare i quadri di riferimento che le persone utilizzano nella lettura del funzionamento organizzativo, per fornire capacità di analisi orientate ad una comprensione più articolata dei problemi e dei fatti organizzativi.

Nel corso del seminario si metteranno a fuoco le “mappe” utilizzate per accostare i fenomeni organizzativi attraverso analisi di casi prodotti dai partecipanti che permettano di rivedere le culture organizzative, professionali e personali, apprese e interiorizzate lungo il corso della propria esperienza lavorativa.

Il seminario è aperto a tutti coloro che, nel pubblico e nel privato, intendono porsi in una posizione più attiva, consapevole e di intervento rispetto alla vita organizzativa.

Condurre gruppi di lavoro

Il gruppo di lavoro è diffusamente utilizzato nelle organizzazioni lavorative sia pubbliche che private. La sua efficacia è connessa alla capacità di renderlo un momento di scambio, confronto, partecipazione attiva, sulla base di una condivisione degli obiettivi di lavoro. Nel gruppo si incrociano spinte ed esigenze individuali con richieste e attese dell’organizzazione.

Conoscere le organizzazioni per un agire efficace

Quotidianamente le persone valutano ciò che succede a contatto con eventi, fatti ed episodi della vita organizzativa. Per esempio quando si partecipa con altri ad un progetto, ci si trova di fronte a delle scelte che non si condividono, in momenti di isolamento, dopo una promozione o in presenza di un cambiamento organizzativo.

Riconoscere e gestire i conflitti nei gruppi e nelle organizzazioni

Nelle organizzazioni lavorative e nei gruppi di lavoro la presenza di differenze e divergenze è ineliminabile, è un elemento costitutivo che origina contemporaneamente fatiche e ricchezze. Le persone possono vivere con difficoltà le contrapposizioni e i conflitti che spesso sembrano ostacolare più che arricchire le comunicazioni. Il confronto rischia di irrigidirsi e trasformarsi in confronto tra posizioni. Il conflitto che ne emerge, invece che essere assunto come un valore, può sclerotizzarsi, essere negato o esplodere in maniera distruttiva.