COMUNITÀ EDUCATIVA.
LE PAROLE PER DIRLA.
LE IDEE PER FARLA.

Sempre più la comunità di insegnanti ed educatori/educatrici si sta interrogando su come fare scuola e progettare i percorsi dell’educare con le nuove generazioni. Tanti segnali spingono a un ripensamento.

Ci sono i dati della dispersione e dell’abbandono scolastico che portano a chiedersi: come può la scuola diventare un’esperienza capace di tenere maggiormente dentro chi è più a rischio di scivolare fuori?

C’è un dilagante malessere di ragazze e ragazzi, che l’esperienza scolastica non sempre riesce ad alleviare, talvolta anzi rischia di incrementare.
Come fare scuola in modo da promuovere maggior benessere – di tutti, anche degli stessi insegnanti?
E gli attori educativi della città quali percorsi possono costruire in questa direzione?

Ci sono generazioni native digitali che arrivano in classe con altri stimoli e strutture mentali rispetto a un tempo. Possiamo continuare a pretendere che chi cresce in una realtà di sollecitazioni veloci passi 5 ore a scuola in apprendimento passivo e 5 ore a casa a fare i compiti sul quaderno?

Ci sono infine le acquisizioni delle neuroscienze che sempre più ci aiutano a capire che non siamo solo mente ma anche corpo, che impariamo dentro climi emotivi caldi, che per mettere in moto la mente bisogna mettere in moto anche il corpo.
Dunque lo schema d’aula con la sua staticità va ripensato.

DARE ANIMA E CORPO ALL’INSEGNARE E ALL’EDUCARE

Assumere la domanda «come allestire ambienti che coniughino obiettivi di apprendimento e obiettivi di benessere» sta mettendo in discussione alcuni approcci dell’educare e insegnare.

Sono quegli approcci basati su modelli unicamente trasmissivi (del sapere come dei valori), imperniati su una relazione asimmetrica, dove una mente che sa istruisce una mente che non sa, prescindendo dalle emozioni in gioco nella relazione didattica/educativa e dalla diversità di stili di apprendimento.

In primis la comunità di insegnanti, educatori/educatrici sta mettendo in discussione questa concezione che dà priorità ai contenuti da trasferire, ma presta poca cura ai processi che consentono a tali contenuti di diventare conoscenze significative. Una concezione già messa in discussione nella storia della pedagogia, della psicologia e della didattica: pensiamo a Maria Montessori, Paulo Freire, John Dewey, Lev Vygotskij, Jean Piaget, solo per citare alcuni tra i grandi.

Merita quindi chiedersi oggi come lasciarsi definitivamente alle spalle un certo modo di fare scuola ed educazione, che per tante ragioni è in crisi, e come orientarsi verso modalità attivanti, capaci di animare la ricerca e di mobilitare la voglia di esserci nel mondo da parte delle nuove generazioni insieme agli adulti.

LE DOMANDE DEL SOCIAL FESTIVAL 2023

Nella seconda edizione del Social Festival Comunità Educative, dunque, al centro saranno ancora una volta i percorsi di crescita di giovani e giovanissimi e la nostra responsabilità di adulti che quei percorsi siamo chiamati ad accompagnare. In particolare ci chiederemo:

  • se emozioni e movimento sono la porta di ingresso del conoscere, come promuovere una migliore gestione delle emozioni e la rottura dello schema d’aula che vede corpi immobilizzati tra i banchi e teste orientate alla cattedra?
  • se per mettere in moto la testa occorre mettere in moto anche il corpo, come rendere le ore di lezione momenti attivanti, capaci di innescare partecipazione e coinvolgimento?
  • e ancora come rimodulare gli spazi didattici ed educativi per favorire l’apprendere, dal momento che si sa che l’ambiente non è mero contenitore ma contribuisce attivamente all’esperienza di apprendimento promuovendo motivazione, impegno e creatività?

Per rilanciare la centralità della Scuola e per sostenerla collettivamente il Comune di Torino, la Città Metropolitana con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale promuovono il 26, 27, 28 ottobre 2023 la seconda edizione del Social Festival Comunità Educative.

Giovedì 26 ottobre 2023

COME FARE DEGLI ANNI DELLA SCUOLA
UNA GRANDE AVVENTURA EDUCATIVA?

Prima plenaria della seconda edizione
del Social Festival Comunità Educative

Sabato 28 ottobre 2023

EDUCARE SOGGETTI ATTIVI

Plenaria di chiusura della seconda edizione
del Social Festival Comunità Educative